21 febbraio 2015

Quiqueg, ovvero l’amico


Con chi dovrò spartire il sonno?
Ti tormentano le sordide parole di Coffin : “Il tuo ramponiere è un venditore di teste imbalsamate. Ormai è passata la mezzanotte, rientrerà solo all’alba, non darti pensiero, dormi.”
Scale, una stanza che ti accoglie fredda come un obitorio, un ampio letto. E’ sempre dentro un letto che ritroviamo i nostri sogni inconfessati.

Ti stendi con la testa piena di deduzioni inutili. La mente non può dormire. Giace e fantastica sola.
Alla luce di una candela un rampone punta contro la testiera del letto. Altre cose esotiche, non da marinaio, non da cristiano. Chi è l’uomo con cui dovrò dormire?
Sarà notte di rivelazioni senza sogni.

Intanto vinci le paure scrutando ragioni nel buio. Tutto questo mi è capitato già, non può succedere ancora, ti conforti pregando giunga presto il sonno.
Soffi sulla candela e aspetti lo straniero con la sua testa imbalsamata. E’ un selvaggio, un cannibale?
Dormirò con lui. Non mi sveglierò di certo peggiore.
Ti abbandoni a un sonno che è  simile ad un agguato.